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Etichette ambientali per gli imballaggi: dal MiTE le linee guida per orientarsi

1° gennaio 2023: da questa data tutti gli imballaggi immessi al consumo dovranno obbligatoriamente essere dotati di idonea etichetta ambientale.
Una data importante per tutte le aziende che dovranno adeguarsi, ma anche per i consumatori, che grazie a una corretta informazione potranno avere un ruolo ancora più attivo nella gestione dei rifiuti da imballaggi.
L’obiettivo della normativa infatti è facilitare la raccolta differenziata e quindi il recupero e il riciclo degli imballaggi.


Cosa prevede la normativa sull’etichettatura degli imballaggi

Il riferimento principale è l’art. 219 comma 5 del D. Lgs 152/2006 (il cosiddetto Testo Unico Ambientale), recentemente modificato dal D. Lgs n. 116 del 3 settembre 2020, che recepisce la direttiva (UE) 2018/851 sui rifiuti e la direttiva (UE) 2018/852 relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio.

Così come modificato, l’art. 219 comma 5 prevede che tutti gli imballaggi debbano «essere opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. I produttori hanno, altresì, l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione».

L’obbligo di etichettatura degli imballaggi entra in vigore il 1° gennaio 2023 così come previsto dal cosiddetto decreto “Milleproroghe” (Decreto Legge n. 228 del 30 dicembre 2021, convertito con modificazioni dalla Legge 25 febbraio 2022, n. 15).

Dal 2023, quindi:

  1. Su tutti gli imballaggi i produttori dovranno indicare la codifica alfanumerica prevista dalla Decisione 97/129/CE per una corretta identificazione e classificazione degli imballaggi.
  2. Sugli imballaggi destinati al consumatore finale dovranno essere presenti anche le informazioni opportune per supportarlo nella raccolta differenziata.

 

Le linee guida del MiTE sull’etichettatura degli imballaggi

Per aiutare le imprese ad adeguarsi e rispondere all’obbligo di legge, il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha recentemente elaborato le “Linee Guida sull’etichettatura degli imballaggi ai sensi dell’art. 219 comma 5 del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm”. Si tratta di un documento di carattere operativo e gestionale con indicazioni tecniche specifiche. 

Le linee guida sono state notificate alla Commissione Europea, che avrà tempo fino all’8 luglio 2022 per la valutazione. Dopodiché, se non ci saranno obiezioni, saranno pubblicate sul sito del MiTE.

Le linee guida sono state elaborate tenendo conto delle Linee Guida proposte dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), a loro volta formulate a seguito di una serie di tavoli di confronto, in particolare con UNI, Confindustria e Federdistribuzione, e sottoposte a una consultazione pubblica.

Non perderti i prossimi approfondimenti per sapere quando le Linee Guida saranno ufficialmente pubblicate sul sito del Mite e cosa prevedono nel dettaglio. Siamo anche sui social (Linkedin, Facebook, Instagram), seguici per restare sempre aggiornato in tema di sostenibilità.

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